Alberi in piano, dal Vulture la pienezza della schiettezza
Il Vulure come si sa, è un terreno ostico, impavido, arcigno, ma una volta assecondato, regala ottimi risultati qualitativi. Siamo stati accolti in tutto il folclore partenopeo dalla signora Maria, padrona di casa, mamma e moglie, ma soprattutto donna del vino. Lei bada alla sostanza: ‘in questa cantina – ci tiene a precisare – noi rispettiamo le più antiche tradizioni e lo facciamo con passione ed entusiasmo. Le difficoltà ci sono per tutti, soprattutto quando la “macchina” va avviata; tuttavia, non ci si perde di animo. Si viene messi alla prova, nelle questioni quotidiane come nei grandi obiettivi di vita, ma la cosa entusiasmante è ottenere ottimi risultati’.
Infatti, questo vino è il frutto di una evoluzione non scontata; i tecnici la chiamano “vino da lungo affinamento”; qui lo chiamano “vino buono”. L’etichetta in degustazione è del 2013. Anticipiamo al lettore che questo vino avrebbe potuto ottenere un punteggio anche più alto. Il motivo sta proprio in ciò che asserivamo poc’anzi. Il vino è pronto, ma non si apprezza per il vero potenziale che esso può ancora sprigionare nei prossimi 3-4 anni. Si avverte ancora una punta astringente di un tannino impavido e che i processi ossidativi che deriveranno dall’affinamento in bottiglia cercheranno di arrotondare.
All’olfatto è particolarmente speziato, tostato, con ottimi ritorni fruttati (di confettura di amarena) e floreali, vinoso con note intense di sottobosco. La sua intensità e la sua complessità si uniscono di buon grado ad una persistenza tipica dei grandi vini. In bocca uno splendore di morbidezza, asperità addomesticate, lucide sensazioni di ottima persistenza gustativa come nel più classico dei dondolii di un’amaca che accoglie le membra stanche del nostro degustatore.
Il piatto in abbinamento è senz’altro a base di carne: selvaggina/cacciagione speziata ed aromatizzata in modo importante. Il Vulture offre un ampio spettro di soluzioni culinarie. Inoltre essa rappresenta un’area vitivinicola senza eguali che non ha nulla da invidiare alle più famose, ma spesso più commerciali, aree vitivinicole italiane.
http://www.cantinailpasso.com/

Nome degustatore Temperatura vino Temperatura ambiente
Il Pizzico 18°C 22°C
Categoria vino Data
Rosso 18.12.2017
Nome Vino Titolo Alcolometrico Annata
Alberi in Piano 14% 2013
Aglianico del Vulture Doc
ESAME VISIVO | Limpidezza Limpido | ||
Colore Rosso rubino con riflessi granato | |||
Consistenza/Effervescenza abb. Consistente | |||
Osservazioni | |||
ESAME OLFATTIVO | Intensità Intenso | ||
Complessità Complesso | |||
Qualità fine | |||
Descrizione Fruttato, Floreale, Speziato, Tostato (morbide note di frutti a polpa rossa e intense note di fiori di piacevole persistenza: amarena, frutti di bosco, fragoline, marasca, chiodi di garofano, peonia, mammola, viole,sottobosco, umido, pepe nero, cuoio, pelli). |
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Osservazioni | |||
ESAME
GUSTO – OLFATTIVO |
Zuccheri Secco |
struttura o corpo
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abbastanza fresco Acidi |
Alcoli caldo | tannico Tannini | ||
Polialcoli Morbido | abb. sapido Sostanze minerali | ||
Equilibrio Abbastanza Equilibrato | |||
Intensità intenso | |||
Persistenza persistente | |||
Qualità fine | |||
Osservazioni: | |||
CONSIDERAZIONI
FINALI |
Stato evolutivo Pronto | ||
Armonia armonico | |||
Abbinamenti consiglio di abbinare questo vino ad un secondo piatto di carne particolarmente strutturato strutturato con ottime dosi di spezie variegate. | |||
Punteggio 92 |