Il mistero del Castello più enigmatico di Italia
Sembra di essere in un film di Lars Von Trier. La regola, il dogma. Il castello più enigmatico d’Italia (forse): la sua regolarità, l’esposizione, la storia e gli aneddoti. Il Castello risponde ad un regola. Molti autori, scienziati, ricercatori hanno voluto ricondurla ad un mistero. Alcuni di essi, quasi a voler cercare fortuna dandone enfasi mediatica, l’hanno voluto divulgare come se fosse avvolto da un mistero simile alle piramidi egizie. Per i pugliesi è semplicemente il Castello, nella sua pianta originale, luogo di formazione accademica, almeno così pensato e voluto dal suo mentore. Questa è la regola.
I vitigni si abbarbicano sulle pendici delle colline dell’altopiano murgese. Il Nero di Troia da queste parti ha trovato un ambiente favorevole. Lui rispetta le regole. Il dogma del bere bene qui è rispettato, come nei migliori film di Lars Von Trier, si entra dalla porta principale per enfatizzare pregi e virtù della società. A noi piace perchè è un pensiero verace, forse un po’ anarchico, sicuramente foriero di trasparenza.
Ecco il vino, servito in calici ampi, protagonista della cena nella sua sincerità. Arduo e tenace; aggressivo, giovane e vivace. Allora iniziamo ad avvertire sentori di una speziatura e di una certa tostatura particolarmente compatti. Senz’altro ci sono da descrivere dei sentori floreali e fruttati tipici del vitigno a bacca nera. Tuttavia, le sensazioni vengono direzionate altrove. La saggezza del territorio riesce a trovare un’amalgama molto coerente con un vitigno che rappresenta dei valori dogmatici. Austero, pungente nella sua giovane età, lungo al gusto, il vino si presenta con una colorazione che vira leggermente al rosso granato. Riusciamo a scorgere delle evidenze molto nitide di cuoio e pelli. Benchè sia una bottiglia giovane, la sua aggressività. tipica del vitigno, è senz’altro un bel connubio con il piatto in degustazione: coniglio alla genovese. La sua succulenza è ben contrapposta; inoltre il suo sapore è ben incoraggiato dalla beva austera tipica del nero di troia.
Vignuolo è senz’altro un’azienda di pregio del territorio pugliese. Un’azienda in crescita, soprattutto nella qualità e nella predisposizione a voler mettere sul mercato prodotti di eccellenza.

Nome degustatore Temperatura vino Temperatura ambiente
Il Pizzico 18°C 22°C
Categoria vino Data
Rosso 13.11.2017
Nome Vino Titolo Alcolometrico Annata
Nero di Troia 13% 2015
Castel del Monte Doc
ESAME VISIVO | Limpidezza Limpido | ||
Colore Rosso rubino con riflessi granato | |||
Consistenza/Effervescenza abb. Consistente | |||
Osservazioni | |||
ESAME OLFATTIVO | Intensità Intenso | ||
Complessità Complesso | |||
Qualità fine | |||
Descrizione Fruttato, Floreale, Speziato, Tostato (morbide note di frutti a polpa rossa e intense note di fiori di piacevole persistenza: amarena, marasca, chiodi di garofano, peonia, mammola, viole, cuoio, pelle, affumicato). |
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Osservazioni | |||
ESAME
GUSTO – OLFATTIVO |
Zuccheri Secco |
struttura o corpo
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Abbastanza fresco Acidi |
Alcoli abbastanza caldo | tannico Tannini | ||
Polialcoli abbastanza Morbido | abb. sapido Sostanze minerali | ||
Equilibrio abbastanza Equilibrato | |||
Intensità intenso | |||
Persistenza abbastanza persistente | |||
Qualità fine | |||
Osservazioni: | |||
CONSIDERAZIONI
FINALI |
Stato evolutivo Pronto | ||
Armonia abbastanza armonico | |||
Abbinamenti consiglio di abbinare questo vino ad un secondo piatto mediamente strutturato come quello in degustazione | |||
Punteggio 86 |