La criomacerazione del verdicchio
Prodotto in pochissimi esemplari, questo vino con il tappo di vetro è un esperimento di criomacerazione delle uve verdicchio. Siamo nei tenimenti della famiglia Socci a ridosso dell’Esino, una famosa zona vitivinicola nella zona settentrionale delle Marche.
La zona del Metauro è terreno florido per la viticoltura. La conferma è il lungo sentore gustativo che trionfa nel calice di degustazione del vino “Marika”. Questo vino, offre degli spunti di riflessione molto originali; sia per quanto riguarda la tecnica di produzione, sia per il metodo di incapsulamento della bottiglia.
La criomacerazione è un processo chimico-fisico che aumenta in maniera considerevole il ventaglio olfattivo del vino. Le uve, prima della lavorazione, vengono portate a temperature molto basse prima della successiva pigiatura. Le basse temperature fissano quei composti volatili presenti all’interno delle bucce che conferiscono al vino aromi particolari e interessanti.
Il tappo in vetro è un metodo di imbottigliamento che veniva utilizzato prevalentemente in Piemonte, tant’è che l’albeisa (la bottiglia di Barolo e Barbaresco) è predisposta per questo tipo di tappo. Il tappo è elegante, fine, consente di presentare una bottiglia della tradizione vitivinicola piemontese in una regione diversa da quella dove ha visto i natali.
La consistenza al palato è particolarmente vellutata. L’abbinamento “tradizionale” ci consente di introdurre un evento storico della regione. Il piatto in abbinamento è il “vincisgrassi”, una sfoglia di pasta all’uovo che ricorda le lasagne emiliane. Il nome di questo piatto è onomatopeico: deriva dalla pronuncia italiana del cognome di un generale austriaco che liberò queste terre dalla dominazione Napoleonica (Alfred von Windisch-Graetz).
http://www.verdicchio.it/it/
Nome degustatore Temperatura vino Temperatura ambiente
Il Pizzico 10°C 22°C
Categoria vino Data
Bianco 14.09.2017
Nome Vino Titolo Alcolometrico Annata
Marika 13% 2015
Verdicchio dei castelli di Jesi DOP
ESAME VISIVO | Limpidezza Cristallino | ||
Colore Giallo paglierino | |||
Consistenza/Effervescenza abb. Consistente | |||
Osservazioni | |||
ESAME OLFATTIVO | Intensità abbastanza Intenso | ||
Complessità Complesso | |||
Qualità Fine | |||
Descrizione Fruttato, Floreale, Speziato, Tostato (morbide note di frutti a polpa bianca e intense note di fiori di piacevole persistenza: pesca bianca, albicocca, mela golden, gelsomino, giglio, ginestra, carpino bianco, mandorle fresche, nocciole fresche). | |||
Osservazioni | |||
ESAME
GUSTO – OLFATTIVO |
Zuccheri Secco | struttura o corpo
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fresco Acidi |
Alcoli abb. caldo | —- Tannini | ||
Polialcoli abb.Morbido | sapido Sostanze minerali | ||
Equilibrio abbastanza Equilibrato | |||
Intensità abbastanza Intenso | |||
Persistenza Persistente | |||
Qualità Fine | |||
Osservazioni:
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CONSIDERAZIONI
FINALI |
Stato evolutivo Pronto | ||
Armonia abbastanza Armonico | |||
Abbinamenti Consiglio di abbinare questo vino ad una preparazione mediamente strutturata di pesce.
Le note floreali particolarmente accentuate consentono di abbinare il piatto a preparazioni di secondi piatti con pescato c.s. di pesce azzurro (anche impanato e fritto). Il piatto in abbinamento è stato un piatto di pesce crudo (prevalentemente crostacei e molluschi) Data la struttura particolarmente vigorosa al gusto, abbiamo avvinato il vino al piatto tipico tradizionale del Metauro il Vincisgrassi. |
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Punteggio 86 |